lunedì 6 marzo 2017

La strategia d'investimento definitiva: cos'è il GARP Investing.



Tutti sappiamo cos'è l'analisi fondamentale. Essa è un metodo di selezione dei titoli azionari basato sull'analisi delle reali caratteristiche e condizioni economiche fondamentali dell'azienda. Questa è una strategia d'investimento orientata al lungo e lunghissimo periodo; l'obbiettivo è ottenere un apprezzamento del capitale basato sulla crescita dell'economica reale.
Ora dobbiamo introdurre alcune distinzioni. L'analisi fondamentale non è tutta uguale; esistono diversi tipi di strategie. Le strategie più famose derivanti dall'analisi fondamentale  sono principalmente due: Growth Investing e Value Investing (vedi Cos'è il Growth Investing e Guida completa al Value Investing). Il Growth Investing consiste nell'acquistare azioni di aziende in forte crescita. In particolare, ci si concentra sui aziende il cui utile netto è cresciuto ogni anno negli ultimi 5/10 anni ad un tasso superiore alla media, e ci si aspetta continuerà a fare lo stesso anche in futuro. L'obbiettivo è trovare aziende di cui possiamo avere la virtuale certezza che saranno in grado di generare una forte crescita dei profitti per molti anni a venire; la quotazione si apprezzerà di conseguenza alla crescita dell'utile netto e dell'azienda.
Il Value Investing consiste nell'acquistare titoli azionari ad un prezzo molto scontato e sottovalutato rispetto al valore intrinseco dell'azienda; lo sconto rispetto al valore intrinseco costituisce il margine di sicurezza. Definiamo valore intrinseco un valore che rifletta le reali condizioni e caratteristiche economiche dell'azienda in questione. Ci si aspetta che sul lungo periodo il mercato riconoscerà il reale valore delle azioni, determinando una crescita della quotazione. Tutto ciò si basa sull'assunto che molto spesso la quotazione di borsa non riflette il reale valore dell'azienda quotata.
Da sempre, Value Investing e Growth Investing sono considerate strategie diametralmente opposte ed inconciliabili. Perché? Semplice: le azioni delle aziende in forte crescita e di alta qualità tipiche del Growth Investing sono generalmente scambiate a prezzi molto alti e sopravvalutati; ciò accade a causa delle grandi aspettative che ci sono nei confronti di queste aziende. Questi prezzi alti sono in contrasto con l'obbiettivo primario del Value Investing, ovvero l'acquisto di azioni a prezzi bassi e sottovalutati. Per tale motivo, chi segue il Value Investing generalmente si concentra su aziende più mediocri e trascurate, ma comunque di buona qualità. Questo metodo tipico del Value Investing ha dimostrato di essere vincente, in quanto le azioni eccessivamente sopravvalutate (facilmente riscontrabili nel Growth Investing) determinano un maggior rischio dell'investimento: se le aspettative vengono disattese, il titolo può facilmente crollare. Senza contare il fatto che un titolo non può rimanere sopravvalutato all'infinito. Per tali motivi, i titoli azionari scelti con il Value Investing hanno dimostrato di generare rendimenti più elevati rispetto alle aziende in forte crescita e di alta qualità tipiche del Growth Investing.

Nonostante tutto ciò, esiste un compromesso: il GARP Investing, ovvero Growth At A Reasonable Price (crescita ad un prezzo ragionevole). Il GARP Investing è una fusione tra Value e Growth Investing che prende le parti migliori di ognuno dei due metodi. Esso consiste nell'acquistare azioni di aziende in forte crescita e di alta qualità, ad un prezzo ragionevole o (meglio) sottovalutato. E' come il Value Investing, solo che invece di acquistare aziende mediocri, acquisti solo aziende eccezionali e (soprattutto) in forte crescita. Ed è come il Growth Investing, solo che invece di acquistare a prezzi eccessivamente alti e sopravvalutati, acquisti dolo quando il prezzo scende a livelli vantaggiosi. Vi starete chiedendo com'è possibile, visto che le aziende di alta qualità ed in forte crescita sono generalmente molto sopravvalutate. Ebbene, non è sempre così; molto spesso anche le aziende in forte crescita finiscono per divenire temporaneamente sottovalutate per motivi diversi. Il mercato ci offre sempre delle buone opportunità; esso fa sempre degli errori di valutazione. Noi dobbiamo solo essere abbastanza capaci da cogliere l'occasione al volo. Ricapitolando, nel GARP Investing il nostro obbiettivo deve essere quello di acquistare azioni di aziende in forte crescita e di alta qualità, ad un prezzo ragionevole o sottovalutato. La nostra preferenza dovrebbe essere quella di acquistare a prezzi sottovalutati, ma quando si tratta di aziende in forte crescita ci possiamo accontentare anche solo di pagare un prezzo ragionevole, cioè in linea con il reale valore dell'azienda. Pagare un prezzo equo ci permette di eliminare il rischio legato ai prezzi eccessivamente sopravvalutati, dandoci la possibilità di beneficiare della crescita aziendale. Questa strategia ha dimostrato di essere la più redditizia in assoluto (se ben applicata).
Studiando le strategia d'investimento di alcuni dei più grandi investitori attuali, possiamo notare come essi condividono metodi simili, tutti assimilabili al GARP Investing. Prendiamo in considerazione due geni della finanza mondiale: Warren Buffett e Peter Lynch. In alcune parti le loro strategie sono differenti, ma sostanzialmente si basano entrambe sugli stessi criteri fondamentali e sulle stesse idee. Sia il metodo di Buffett che quello di Lynch possono essere così riassunti: acquistare azioni di aziende di alta qualità ed in forte crescita, a prezzi ragionevoli o meglio sottovalutati. Cambiano alcuni criteri di scelta, ma l'idea di base è sostanzialmente la stessa. Entrambi cercano aziende che possono vantare: crescita costante dei profitti, forte condizione finanziaria, redditività, profittabilità, prezzo d'acquisto vantaggiosamente basso. Entrambi considerano le crescita dell'utile netto come la principale fonte di guadagno, in quanto è da essa che deriva il rialzo della quotazione.
Ma ora vediamo in particolare quali sono i criteri fondamentali del GARP Investing; questi criteri di scelta sono comuni a tutti gli investitori che vogliono seguire questa strategia d'investimento.


Crescita dei profitti
Come abbiamo già accennato qui sopra ed in molti altri articoli, la crescita dell'utile netto è la principale fonte di guadagno per l'investitore, in quanto essa genera un corrispondente rialzo della quotazione di borsa. In particolare, ci si concentra sulla crescita dell'utile per azione (EPS). Quest'ultima figura si ottiene dividendo l'utile netto totale per il numero totale delle azioni in circolazione, in modo da comprendere quanto utile netto corrisponde ad ogni azione; questo valore non va confuso con i dividendi, in quanto non tutti i profitti dell'azienda sono distribuiti agli azionisti sotto forma di dividendi. Dal seguente grafico (dal sito Gurufocus.com) è facilmente visibile come l'andamento della quotazione (in verde) è strettamente correlato all'andamento dell'utile per azione (in blue l'utile per azione moltiplicato per un valore medio del rapporto Prezzo/Utili, ovvero 15):


Uno dei criteri fondamentali consiste nel concentrarsi solo su aziende il cui utile per azione è cresciuto ogni anno negli ultimi 5/10 anni ad un tasso superiore alla media. Ma come facciamo ad essere sicuri che l'utile per azione continuerà a crescere anche in futuro? Anche se la crescita passata non ci da garanzie sicure al 100% riguardo la crescita futura, comunque è un buon segno. Infatti, se un'azienda ha storicamente dimostrato di essere molto abile nel generare crescita, continuerà a farlo finché ce ne saranno le possibilità. Secondariamente dovremmo considerare le prospettive future e le stime degli analisti, i quali propongono sempre una stima ragionevole (più o meno accurata) riguardo i futuri risultati delle aziende quotate. Un'altro criterio molto utilizzato riguarda la prevedibilità. L'utile per azione è considerato prevedibile solo se mostra un trend di crescita ben definito e storicamente stabile e costante sul lungo periodo. Dei risultati storicamente erratici, instabili ed incostanti, non sono da prendere in considerazione. Ma forse il criterio più importante in assoluto è la presenza di vantaggi competitivi durevoli; essi ci possono garantire che la crescita è effettivamente sostenibile sul lungo periodo. Per capirne di più vedi Come identificare le azioni eccellenti - i vantaggi competitivi.
Il modo preferito da Peter Lynch per difendersi dall'incertezza relativa alla crescita futura, consiste semplicemente nel pagare un prezzo equo e ragionevole, cioè in linea con l'attuale valore intrinseco.
Se per caso l'azienda dovesse arrestare la sua crescita, possiamo comunque contare sul fatto che il valore intrinseco rimanga stabile; pertanto avremo sempre la possibilità di rivendere le azioni allo stesso prezzo d'acquisto (il quale è in linea con il valore intrinseco, che non varia). Il problema arriva solo se l'azienda dovesse cominciare a regredire, poiché in quel momento anche il valore intrinseco e l'utile per azione cominceranno a scendere (insieme alla quotazione).


Forte condizione finanziaria
Uno dei criteri fondamentali è quello di acquistare solo azioni di aziende in ottima salute e che possono vantare una forte condizione finanziaria. Ci sono diversi metodi e valori per determinare la forza e la stabilità finanziaria di un'azienda, ma il più utilizzato sia da Buffett che da Lynch è il rapporto Debt/Equity; quest'ultimo è il rapporto tra debito totale e patrimonio netto. Ciò che cerchiamo è un valore inferiore ad 1, poiché ciò indicherebbe che il debito è inferiore al patrimonio netto. L'ideale è un valore pari a zero. Un basso debito è importante, ma è altrettanto importante che tale debito sia in qualche modo "coperto" da un'attivo dell'azienda, come il patrimonio netto, la liquidità totale o l'utile netto totale (se, utilizzando tutto l'utile netto totale, l'azienda sarebbe in grado di ripagare l'intero debito nel giro di 3 o 4 anni, questo sarebbe un ottimo segno). Per comprendere meglio l'argomento della salute finanziaria vedi 7 valori fondamentali per determinare la salute finanziaria.


Basso prezzo d'acquisto
Esistono diversi metodi per determinare se il prezzo di un titolo azionario è sottovalutato o sopravvalutato, ma ora ci concentreremo sui valori basilari. Dobbiamo considerare che il fulcro centrale della nostra strategia d'investimento è l'utile netto; pertanto, dobbiamo determinare la sottovalutazione o la sopravvalutazione di un titolo proprio in relazione all'utile netto. Per fare ciò ci sono principalmente 2 valori: il rapporto Prezzo/Utili (abbreviato in P/E) ed il PEG. Il primo è il rapporto tra il prezzo di un titolo ed il corrispondente utile per azione; ad esempio, un valore di 15 indica che il prezzo del titolo è pari a 15 volte l'utile per azione. Generalmente, un qualsiasi valore superiore a 15 è considerato sopravvalutato, e qualsiasi valore inferiore a 15 è considerato sottovalutato. Ma non possiamo basarci solo su questo; il miglior modo per avvantaggiarsi del rapporto Prezzo/Utile è quello di considerarlo in relazione alla media storica. Guarda il grafico sottostante (dal sito amigobulls.com):

Possiamo vedere come il rapporto Prezzo/Utili (in arancione) oscilli continuamente; tuttavia possiamo determinare un valore medio, che in questo caso è pari a 17,46. Ciò significa che l'azienda ha storicamente mantenuto un P/E medio di 17,46: qualsiasi valore inferiore sarà considerato sottovalutato, qualsiasi valore superiore sarà sopravvalutato. Il nostro obbiettivo dovrebbe essere quello di acquistare quando il rapporto Prezzo/Utili scende molto al di sotto della media che ha storicamente mantenuto ed il più vicino possibile ai minimi storici.
L'altro metodo tipico del GARP Investing atto a determinare la sopravvalutazione o sottovalutazione di un titolo azionario in relazione all'utile netto è il PEG. Quest'ultimo è il rapporto tra il P/E ed il tasso di crescita dell'utile per azione. Se il rapporto Prezzo/Utili è maggiore del tasso di crescita dell'utile per azione, il PEG sarà superiore ad 1 e la quotazione è da considerarsi sopravvalutata. Se il P/E è inferiore al tasso di crescita dell'utile per azione, il PEG sarà minore di 1 e la quotazione è da considerarsi sottovalutata.


Per capirne di più riguardo il GARP Investing ti consiglio di dare un'occhiata alla strategia d'investimento di Peter Lynch, esposta nel seguente articolo >>>  Come Peter Lynch ha realizzato il 30% annuo per 20 anni di seguito



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