giovedì 22 dicembre 2016

Cos'è il Growth Investing

Oggi parlerò di una strategia d'investimento piuttosto sconosciuta in Italia: il Growth Investing.
Value Investing e Growth Investing sono le due strategie d'investimento sul lungo periodo più famose ed usate; entrambe si basano sull'analisi dei fondamentali dell'azienda, in contrapposizione con l'analisi tecnica (che si basa sull'analisi esclusiva dei grafici di borsa).
Il Value Investing è definito come l'acquisto di titoli azionari al di sotto del loro valore intrinseco (per saperne di più vedi Il mio approccio al Value Investing).
Il Growth Investing si basa sull'acquisto dei titoli azionari di aziende in forte crescita; in questo modo ci si aspetta che la quotazione cresca insieme alla crescita dell'azienda. Le azioni che possono essere assimilate a questa strategia vengono chiamate Growth Stocks (growth = crescita, stocks = azioni). Possono essere definite Growth Stocks le azioni di quelle aziende il cui utile netto (ed in particolare l'utile per azione) è cresciuto in passato ad un tasso annuo superiore alla media, e ci si aspetta che continuerà a fare lo stesso in futuro. In teoria la crescita dell'utile e/o del fatturato si traduce in una crescita della quotazione.
Dai grafici seguenti (basati sul lavoro di Peter Lynch) è molto evidente come l'andamento della quotazione dipende ed è strettamente collegato all'andamento dell'utile per azione. Pertanto se l'utile per azione cresce, di conseguenza cresce anche la quotazione. In blu è evidenziato l'utile per azione moltiplicato per un valore medio del rapporto Prezzo/Utili, ovvero 15. In verde è evidenziato l'andamento della quotazione: [I seguenti grafici sono stati forniti dal sito Gurufocus.com]



































I Growth Investor si concentrano sul potenziale di crescita futuro, ma non c'è nessuna formula fissa e automatica per valutare questo potenziale. Molto spesso i Growth Investor si concentrano su aziende giovani con ottime prospettive future o su aziende che operano in settori in forte espansione.
Tuttavia ci sono alcuni criteri fondamentali generalmente riconosciuti e utilizzati per identificare le migliori Growth Stocks:

1) Crescita passata dell'utile. Generalmente si ci concentra su quelle aziende che possono vantare una crescita costante, continua e consistente dell'utile per azione ogni anno negli ultimi 5 o meglio 10 anni. In particolare l'utile per azione deve essere cresciuto ogni anno negli ultimi cinque o dieci anni ad un tasso di almeno il 9-10% annuo.
Molti sostengono che la crescita passata non da garanzie certe riguardo al potenziale di crescita futura; tuttavia un'azienda (ed un management) che ha storicamente dimostrato di saper generare crescita abilmente, continuerà a farlo finché ce ne saranno le possibilità.

2) Previsioni sulla crescita futura. Gli analisti fanno previsioni e proiezioni riguardo al futuro andamento di tutte le aziende quotate (consiglio il sito internet FINVIZ.com); ciò che bisogna cercare è un'azienda il cui utile per azione è previsto che crescerà ad un tasso annuo di almeno il 9-10% annuo per i prossimi cinque anni, anche se il 15% annuo per i prossimi cinque anni sarebbe più ideale.

3) Margine di profitto netto. Il margine di profitto ci rivela la capacità del management nel gestire, controllare e contenere i costi e le spese. Inoltre un alto margine di profitto è segno della presenza di un vantaggio competitivo o di scarsa concorrenza. Ciò che bisogna cercare è un margine di profitto netto storicamente (per molti anni consecutivi) superiore alla media del settore e costantemente stabile (senza oscillazioni). Un margine di profitto netto in crescita leggera ma costante anno dopo è un segno di incredibile capacità del management nella gestione dei costi.

4) Return On Equity. Il ROE è un'indice di efficienza e redditività del capitale proprio. Come per il margine di profitto, anche il ROE deve essere storicamente superiore alla media del settore e stabile. Generalmente ogni valore superiore al 15% è ottimo. Un Return On Equity in crescita costante anno dopo anno è segno di invidiabile efficienza.

5) Debito e forza finanziaria. E' importante concentrarsi solo su quelle aziende che dimostrano grande forza e stabilità finanziaria, in quanto è un segnale di eccellenza e profittabilità sul lungo periodo. Un rapporto Debt/Equity inferiore ad 1 è ottimo; un debito pari a zero è l'ideale.



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