giovedì 22 dicembre 2016

Le nove regole d'oro di Warren Buffett



Warren Buffett ha scoperto che le aziende eccellenti hanno alcune caratteristiche fondamentali che aiutano ad identificarle. Questo tipo di analisi può essere strutturato come una serie di domande. Warren usa una simile serie di domande quando cerca di determinare la presenza di un monopolio dei consumatori, eccezionali caratteristiche economiche o un management orientato agli interessi degli azionisti. Vediamo quali sono:

1) L'azienda ha un identificabile monopolio dei consumatori o vantaggio competitivo?
Queste aziende hanno alcuni attributi distintivi che sono particolarmente attraenti per i consumatori, i quali sviluppano una forma di attaccamento all'azienda e al prodotto che essa vende. Pensa a CocaCola, Marlboro, Wall Street Journal. Diversi fattori possono creare un monopolio dei consumatori: un forte brand; un monopolio o semi-monopolio del mercato; l'abilità di fornire enormi quantità di prodotti a prezzi bassi; un vantaggio immateriale (ad esempio la CocaCola e la sua formula segreta); una resistenza alla sostituzione. Solitamente la ricchezza di queste aziende è principalmente sotto forma di vantaggi immateriali (come un forte brand); ciò permette all'azienda di non dover spendere troppo in rinnovo dell'impiantistica ed equipaggiamento (basse capital expenditures) e quindi di avere un ampio flusso di cassa e basso debito. Inoltre, un buon vantaggio competitivo o monopolio dei consumatori solitamente genera un margine di profitto netto costantemente alto. 
Tuttavia un buon nome non significa per forza che l'azienda è eccellente. Infatti in molti casi il management fallisce nello sfruttare a pieno dei vantaggi competitivi. Un buon prodotto è un punto di partenza, ma non significa per forza che l'azienda sia eccellente. Per questo, dopo aver trovato un buon vantaggio competitivo o monopolio dei consumatori, è necessario iniziare un processo di analisi qualitativa e quantitativa dell'azienda e del management.


2) Gli utili dell'azienda sono forti e mostrano un trend al rialzo?
Warren Buffett cerca un utile per azione forte e che mostra un trend al rialzo costante anno dopo anno.

     Azienda 1                                Azienda 2
Anno
Utile Per Azione

Anno
Utile Per Azione
00
$ 1.07

00
$ 1.57
01
   1.16

01
     .06
02
   1.28

02
     .28
03
   1.42

03
     .42
04
   1.64

04
    (.23)
05
   1.60

05
     .60
06
   1.90

06
   1.90
07
   2.39

07
   2.39
08
   2.43

08
     .43
09
   2.69

09
     .69






Warren sarebbe interessato all'azienda 1 e non all'azienda 2. Gli utili dell'azienda 2 sono troppo instabili per poter prevedere il loro futuro andamento con certezza. Gli utili per azione dell'azienda 1 invece indicano un management che sa trasformare dei vantaggi competitivi in valore reale per gli azionisti. 
Come abbiamo già detto in un precedente articolo (Investire come Warren Buffett), ciò su cui Warren si concentra è un utile futuro ragionevolmente prevedibile. L'azienda 1 mostra un utile per azione evidentemente più prevedibile rispetto all'azienda 2.

3) L'azienda è finanziata in modo conservativo?
Warren Buffett adore le aziende finanziate in modo conservativo; tutte le sue acquisizioni più famose come Coca Cola e Gillette hanno un debito a lungo termine estremamente basso o nullo. Un basso rapporto Debt/Equity e un basso rapporto Long Term Debt/Equity sono di fondamentale importanza.

4) L'azienda guadagna costantemente un alto Return on Equity (ROE)?
L'Equity è definito come le positività totali meno le negatività totali del bilancio aziendale. Il Return on Equity è il rapporto tra utile netto e Equity. Warren ha scoperto che un ROE costantemente alto può produrre molto valore per gli azionisti. Per le aziende americane il ROE medio è pari al 12%; ciò che Warren cerca è un Return on Equity costantemente superiore alla media. 
Warren è convinto che un alto ROE è segno di un'ottima capacità del management nell'allocare in modo redditizio gli utili trattenuti, in modo da generare più ricchezza per gli azionisti.

     Azienda 1                                 Azienda 2
Anno
Return on Equity

Anno
Return on Equity
00
   28.4%

00
   5.7%
01
   31.2

01
   1.6
02
   34.2

02
   2.8
03
   35.9

03
   4.2
04
   36.6

04
   2.3
05
   48.8

05
   7.0
06
   47.7

06
   9.4
07
   48.8

07
   9.3
08
   55.4

08
   4.3
09
   56.0

09
   6.9






Warren sarebbe interessato nell'azienda 1; essa infatti mostra un ROE davvero alto, che indica la presenza di un monopolio dei consumatori o vantaggio competitivo davvero forte.

5) L'azienda trattiene gli utili?
Se l'azienda trattiene e reinveste in modo redditizio gli utili invece di distribuirli come dividendi, le azioni di quell'azienda possono crescere in valore di borsa più di quanto l'azionista può guadagnare in dividendi. Il problema di questo approccio, però, è che molte aziende invece di poter reinvestire gli utili in modo profittevole, devono utilizzarli per il rinnovo dell'impiantistica e dell'equipaggiamento (capital expenditures). Per questo Warren Buffett preferisce concentrarsi su quelle aziende che trattengono e reinvestono gli utili, ma che al tempo stesso hanno capital expenditures molto basse.

6) A quanto ammontano le capital expenditures?
Perché la teoria enunciata nel punto precedente funzioni, è necessario che l'azienda (1) faccia soldi, (2) li trattenga, e (3) non debba spenderli per mantenere le operazioni correnti (rinnovo e manutenzione di impiantistica e equipaggiamento). Ciò che Warren cerca è un'azienda che sia in grado di crescere e guadagnare senza richiedere grosse capital expenditures.
Inoltre Warren preferisce quelle aziende che non hanno bisogno di effettuare grosse spese in ricerca e sviluppo. Ciò che cerca sono quelle aziende che vendono prodotti i quali non diventano mai obsoleti, sono semplici da produrre e hanno una piccola o nulla concorrenza; cerca business semplici e basilari che non cambiano molto. Prodotto prevedibile, utili prevedibili.

7) L'azienda è libera di reinvestire gli utili trattenuti in nuove opportunità di business, espansione delle operazioni, o riacquisto di azioni proprie? Quanto è capace il management nel fare ciò?
Una delle chiavi dell'approccio di Warren Buffett consiste nella capacità del management di impiegare gli utili trattenuti nel modo più redditizio possibile. Warren è convinto che se un'azienda ha la possibilità di reinvestire gli utili in modo molto redditizio e a tassi di ritorno superiori alla media, è meglio trattenere i profitti piuttosto che distribuirli come dividendi. Lui crede che se l'azienda ha storicamente dimostrato di saper reinvestire gli utili trattenuti in modo molto redditizio, è negli interessi degli azionisti trattenere e reinvestire tutto l'utile possibile.
Bisogna però fare attenzione a quelle aziende che pur avendo basse capital expenditures, hanno comunque dimostrato di non essere in grado di reinvestire gli utili in modo redditizio. Warren crede che se non c'è la possibilità di impiegare gli utili trattenuti ad un tasso di ritorno superiore alla media, l'opzione più attraente è quella di riacquistare azioni proprie o, infine, di distribuire i dividendi.
Quando gli utili trattenuti sono usati per riacquistare azioni proprie, l'azienda sta effettivamente acquistando la sua proprietà aumentando il futuro utile per azione. Ma come fa il riacquisto di azioni proprie a generare un aumento dell'utile per azione? Immagina che un'azienda ha rilasciato un totale di cento milioni di azioni ed ha un utile netto pari a cento milioni di dollari; l'utile per azione sarà pari a 1 dollaro (cento milioni di utile diviso per cento milioni di azioni rilasciate). Ma se ad esempio l'azienda riacquista e ritira metà delle azioni (ovvero cinquanta milioni) e l'utile rimane invariato a cento milioni, l'utile per azione ora sarà pari a 2 dollari (cento milioni di utile diviso per cinquanta milioni di azioni). Il valore delle azioni è raddoppiato e la quotazione salirà di conseguenza.
La capacità del management di impiegare in modo redditizio gli utili trattenuti è probabilmente la più importante domanda che un investitore di lungo periodo dovrebbe porsi.
In un altro articolo spiegherò in che modo Warren Buffett determina se un'azienda è capace di reinvestire gli utili in modo redditizio e ad un tasso di ritorno superiore alla media.

8) L'azienda è libera di adeguare i prezzi all'inflazione?
Per Warren Buffett le aziende eccellenti/monopolio dei consumatori sono libere di alzare i prezzi dei propri prodotti insieme all'inflazione, senza sperimentare un declino nelle vendite e nel profitto. Le aziende di scarsa qualità si ritrovano con dei costi di produzione che crescono insieme all'inflazione, al momento stesso in cui devono abbassare i prezzi dei prodotti a causa della concorrenza.

9) Il valore aggiunto dagli utili trattenuti accresce il valore di borsa dell'azienda?
Esistono due modi per investire in borsa; uno è orientato a lungo termine e si basa sull'assunto che nel tempo il valore di borsa di un'azienda rifletterà il suo valore intrinseco. L'altro modo è come un casinò e si basa sull'intento speculativo di guadagnare dalle fluttuazioni di breve periodo del mercato azionario. L'aspetto speculativo del mercato azionario da la possibilità all'investitore paziente orientato al lungo periodo di approfittare della situazione e guadagnare; quando la paura domina il casinò, essa offre all'investitore di lungo periodo la possibilità di acquistare le aziende al di sotto del loro valore intrinseco. Inoltre Warren è convinto che sul lungo periodo la quotazione continuerà a crescere se l'azienda è in grado di accrescere il proprio valore intrinseco.
Warren Buffett cerca aziende la cui quotazione risponde alla crescita del reale valore dell'azienda. Lui non cerca aziende la cui quotazione cresce solo a causa della speculazione. La prima è una cosa sicura, l'altra no.



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