sabato 11 marzo 2017

La checklist definitiva per investire in azioni senza errori



Acquistare azioni è ampiamente riconosciuto come uno degli investimenti più rischiosi in assoluto. L'obbiettivo di una qualsiasi strategia d'investimento è quello di ridurre al minimo il rischio e massimizzare il rendimento. Eppure, per quanto una strategia possa essere elaborata e complessa, molto spesso essa non basta per ridurre al minimo il rischio legato ai titoli azionari; infatti, molto spesso ciò che rende rischioso un investimento in azioni è legato all'assetto mentale dell'investitore. Le mancanze di quest'ultimo possono determinare delle scelte sbagliate. Il nostro obbiettivo deve essere quello di compensare i rischi del mercato attraverso una conoscenza molto approfondita delle azioni oggetto d'investimento. Tale conoscenza approfondita permette di concentrare la propria attenzione ed il proprio impegno in aziende di cui sei particolarmente esperto, così esperto da non lasciare spazio ad errori di valutazione. Così si diminuisce il rischio dell'investimento: attraverso una conoscenza tanto approfondita (delle aziende oggetto d'investimento) da non lasciare spazio ad errori.

Con questa introduzione intendo dire che la necessità principale per un investitore è quella di non lasciare nulla al caso. Pertanto, dopo aver effettuato un'analisi approfondita dei titoli azionari che vogliamo acquistare e prima di acquistarli, è estremamente utile revisionare il tutto per essere sicuri di non aver tralasciato nulla o commesso errori di valutazione. Per fare ciò gli strumenti più utili sono le checklist, le quali ci permettono di compensare le mancanze della nostra memoria, rendendo il nostro approccio più razionale, preciso e meno legato alla nostra fallace percezione della realtà.
Ho avuto l'idea di scrivere una checklist per gli investimenti leggendo un articolo riguardo Mohnish Pabrai, un ricco finanziere indiano che ha convertito la sua strategia d'investimento in una lista di criteri al quale attenersi nella scelta dei titoli azionari; grazie a questo approccio estremamente razionale che non lascia spazio ad errori, Pabrai ha overperformato il mercato nel suo complesso di oltre il 1100% in quindici anni.
Ora voglio proporvi la mia personale checklist definitiva, a cui è necessario attenersi per essere sicuri di non lasciare nulla al caso. Non è nient'altro che un sommario delle cose che dovresti considerare, conoscere e approfondire riguardo i titoli azionari su cui vorresti investire, da riguardare sempre prima di effettuare l'acquisto.

  • Il rapporto Prezzo/Utili. Questo ci permette di comprendere se il prezzo di un titolo è alto o basso. Acquistare ad un prezzo basso è la chiave per effettuare un investimento redditizio. Se acquisti quando il rapporto Prezzo/Utili è eccessivamente alto e qualcosa va storto, non guadagnerai niente.
  • Il record di crescita dei profitti aziendali. Sono sporadici e instabili (negativo) o costanti e consistenti (positivo)?
  • L'analisi del bilancio mostra un'azienda finanziariamente forte o debole (rapporto Debt/Equity)? 
  • La posizione di cassa. L'azienda possiede una grande riserva di liquidità netta? Ad esempio, se un'azienda X possiede 15$ di liquidità netta per azione, difficilmente la quotazione scenderà sotto questa cifra.
  • Gli insider stanno acquistando? L'azienda sta facendo riacquisto di azioni proprie? Entrambi sono segni estremamente positivi.
  • Cattiva diversificazione. Sappiamo che molto spesso le aziende investono capitali per acquisire nuovi business o espandersi in settori diversi. Tuttavia, un'azienda che diversifica in modo incontrollato, espandendosi in settori molto diversi da quello originario e investendo in business che non rientrano nelle sue competenze, rischia di distruggere il business originale. Facciamo un esempio: ha senso che un'azienda come Marriot, il cui business originale si occupa di hotel e ristorazione, acquisisca altre catene di ristoranti, hotel o dormitori; non ha senso che la stessa azienda si espanda nel settore dei video games o delle automobili. Per tali motivi, un investitore accorto deve controllare se l'azienda mostra segni di cattiva diversificazione. Quest'ultima potrebbe determinare una riduzione dei futuri profitti aziendali.
  • Verifica il tasso di crescita medio annuo storico dell'azienda (in termini di fatturato e utile per azione) calcolato almeno sugli ultimi dieci anni, e accertati che negli ultimi anni l'azienda stia mantenendo lo stesso tasso di crescita (senza rallentare o mostrare segni di cedimento). Ad esempio, consideriamo un'azienda X il cui utile per azione è cresciuto negli ultimi 10/15 anni ad un tasso di crescita medio annuo del 10%; sarebbe un cattivo segno se recentemente l'utile per azione avesse rallentato la sua crescita al 5-7% medio annuo.
  • Dai un'occhiata a come l'azienda se l'è cavata durante le passate recessioni e crolli del mercato azionario.
  • Spesso l'introduzione di un nuovo prodotto molto promettente ci può spingere ad acquistare il titolo azionario dell'azienda che lo vende, nella speranza che tale nuovo prodotto possa portare crescita, ricchezza e successo per l'azienda. Quando facciamo ciò, è importante verificare che il nuovo prodotto costituisca una porzione considerevole del business aziendale; ad esempio, se il prodotto contribuisce a generare solo il 5% del fatturato, per quanto possa essere promettente e di successo, non potrà favorire molto la crescita dell'azienda nel suo complesso.
  • Verifica che l'azienda abbia ancora mercati su cui espandersi per generare crescita, sia in termini geografici che di settore.
  • Verifica che il rapporto Prezzo/Utili sia pari ad un valore prossimo al tasso di crescita dell'utile per azione (basso PEG). 
  • La crescita e l'espansione stanno rallentando o accelerando? 
  • Se stai acquistando un titolo azionario per ottenere la cedola annuale, fa attenzione a che percentuale dell'utile netto viene corrisposta agli azionisti sotto forma di dividendi (payout ratio). Se viene distribuita una piccola parte dei profitti totali, la situazione è sostenibile e difficilmente vedrai ridurti la tua cedola (anche nei periodi più negativi). Se viene distribuita una grossa fetta dei profitti totali, i tuoi dividendi sono a rischio.
  • Evita le aziende "scottanti" in settori "scottanti". Con questo aggettivo intendiamo le aziende che attualmente sono al centro dell'attenzione, che vanno più di moda e che tutti seguono. Esse risentono pesantemente di qualsiasi notizia negativa, pertanto sono più rischiose.
  • L'ideale sarebbe investire in un'azienda che appare noiosa, banale, trascurata dal mercato.
  • Le azienda prive di debito non vanno in bancarotta.
  • Studia come i profitti (e i dividendi) dell'azienda hanno reagito alle ultime recessioni.
  • Preferisci le aziende in cui il management possiede dei significativi investimenti personali. Se il management possiede una grossa quantità di azioni della stessa azienda che gestisce, sarà più motivato e (soprattutto) maggiormente orientato agli interessi degli azionisti (in quanto è uno di loro).
  • Gli acquisti degli insider sono segni positivi, specialmente quando più individui acquistano nello stesso momento.
  • Preferisci le aziende che effettuano sostanziosi riacquisti di azioni proprie. Vedi La caratteristica vincente dei titoli azionari più ricchi - il riacquisto di azioni proprie.



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