giovedì 2 marzo 2017

Come ridurre il rischio dell'investimento sfruttando a proprio vantaggio la volatilità del mercato



Una delle principali preoccupazioni per ogni investitore è quella di ridurre al minimo il rischio dell'investimento. In particolare, il principale rischio del mercato azionario è legato alle sue ampie, ricorrenti ed imprevedibili fluttuazioni; questa eccessiva volatilità è la prima fonte di rischio in un investimento sul mercato azionario. Pertanto, ogni investitore di borsa ha bisogno di sviluppare tecniche adatte ad estirpare per quanto possibile tale imprevedibilità dei titoli azionari.
Spesso siamo portati a considerare la volatilità come un ostacolo ai nostri obbiettivi d'investimento, in quanto essa accresce il rischio. Eppure non deve essere così. In questo articolo vi parlerò di una particolare tecnica di gestione del portafoglio che permette di diminuire il rischio dell'investimento proprio grazie alla tanto temuta volatilità. Ma come si fa a trasformare la volatilità in un vantaggio che possa garantirci maggiori certezze e minori rischi? Prima di rispondere voglio scrivere una piccola introduzione.
Generalmente la volatilità viene considerata come un nemico dell'investitore, il quale pertanto si impegna per cercare di estirparla completamente. Ovviamente, la volatilità non è estirpabile, pertanto molto spesso l'investitore si impegna in una battaglia inutile contro forze più grandi di lui che non potrà mai vincere. La cosa importante è riuscire a comprendere che la volatilità è una delle caratteristiche naturali del mercato azionario; cercare di imporsi forzatamente contro di essa non potrà mai dare buoni esiti. Se non possiamo battere la volatilità, allora cosa dobbiamo fare per diminuire il rischio dell'investimento? Semplicemente dobbiamo assecondare la volatilità. Dobbiamo accoglierla e sfruttarla a nostro vantaggio: è assurdo pensare di poter adattare il mercato azionario alle nostre necessità. Siamo noi investitori che dobbiamo adattarci al mercato azionario.
Il Dollar Cost Averaging (DCA) ci permette di assecondare la volatilità ed adattarci ad essa, diminuendo il rischio del nostro investimento. Questa tecnica di gestione del portafoglio ci da la possibilità di trasformare le ampie, ricorrenti ed imprevedibili fluttuazioni del mercato azionario in un vantaggio facilmente sfruttabile.

Il primo ad aver utilizzato la tecnica del DCA è stato Benjamin Graham, padre del Value Investing e mentore di Warren Buffett.
In molte occasioni Buffett ha affermato che la cosa migliore che si può fare in borsa è acquistare azioni in maniera costante sul lungo periodo, in modo da distribuire il rischio su un arco temporale maggiore. Con queste parole l'oracolo di Omaha si riferiva proprio al Dollar Cost Averaging.

Il DCA consiste nell'investire, ad intervalli regolari di tempo, la stessa somma di denaro per acquistare un particolare strumento finanziario. Gli intervalli di tempo possono essere di diversa entità: mensili, trimestrali, semestrali o annuali.
L'obbiettivo è distribuire il rischio esponendoci a condizioni di mercato diverse; è evidente che acquistare tutte le azioni che desideri in un singolo momento rappresenta un rischio maggiore, in quanto non puoi avere la certezza di stare effettivamente acquistando al prezzo più vantaggioso, né puoi essere a conoscenza delle condizioni di mercato che influenzeranno il tuo investimento. Magari ti stai proprio inserendo nel momento peggiore in assoluto e non lo sai. Il Dollar Cost Averaging permette di eliminare questa preoccupazione; attraverso il DCA ci inseriremo in più momenti, sperimentando diverse condizioni di mercato. Non avremo acquistato l'intero nostro pacchetto ad un singolo prezzo; l'avremo acquistato a tanti prezzi diversi, di cui possiamo calcolare la media.
Il vero vantaggio di questa tecnica consiste nel fatto che non è più necessario preoccuparsi di stare investendo nel momento giusto o sbagliato; non è necessario cercare di comprendere quando inserirsi e quando stare fuori.
Un'altra caratteristica tipica del Dollar Cost Averaging consiste nella possibilità di acquistare una maggiore quantità di azioni quando il prezzo è basso, ed una minor quantità quando il prezzo aumenta. Ciò permette di abbassare il prezzo medio d'acquisto, aumentando le nostre possibilità di profitto.

Ora facciamo un'esempio. Immaginiamo di voler investire 1000$ fissi ogni mese in uno strumento finanziario X (che può essere un singolo titolo azionario, un ETF o un fondo d'investimento). Assumiamo un periodo di 5 mesi; ogni inizio del mese effettuiamo il nostro acquisto ai seguenti prezzi di mercato:

Mese 1: 50$

Mese 2: 35$

Mese 3: 27$

Mese 4: 38$

Mese 5: 52$

Ogni inizio del mese investiamo esattamente 1000$. E' logico che quando il prezzo è più basso potremo acquistare un maggior numero di azioni rispetto a quando il prezzo è più alto. Vediamo.

Mese 1: 1000$/50$ = 20 azioni acquistate

Mese 2: 1000$/35$ = 28,57 azioni acquistate

Mese 3: 1000$/27$ = 37,03 azioni acquistate

Mese 4: 1000$/38$ = 26,31 azioni acquistate

Mese 5: 1000$/52$ = 19,23 azioni acquistate

In totale avremo acquistato circa 131,14 azioni. Calcolando la media ponderata, scopriamo che il prezzo medio d'acquisto è 38,12$. Considerando che il prezzo attuale (al mese 5) è di 52$, possiamo vantare un ottimo profitto. Se avessimo investito l'intera somma (5000$) in un singolo momento, avremo potuto ottenere un profitto maggiore così come un profitto minore; ma visto che nessuno è in grado di prevedere come si muoveranno le quotazioni, il metodo del Dollar Cost Averaging permette di accrescere le nostre certezze.

E' importante considerare che il DCA non elimina il rischio dell'investimento; può solo contribuire ad attenuarlo.



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